L’ANSA riporta che il Lago Maggiore è al 18%, l’Iseo al 20,7%, il Como al 23,5% e il Garda al 36,4%.
L’Italia sta sperimentando una carenza di risorse idriche. Gli esperti dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue confermano l’impossibilità di ripristinare gli attuali livelli delle riserve di acqua piovana, riporta l’ANSA.
Secondo l’associazione, le attuali riserve idriche dei maggiori laghi italiani nel nord del Paese sono inferiori a quelle del gennaio 2022. Ad esempio, il Lago Maggiore ha un livello di riempimento del 18%, l’Iseo del 20,7%, il Como del 23,5% e il Garda del 36,4%. Allo stesso tempo, la scorsa estate, quando l’Italia era in grave siccità, il livello di riempimento del Lago Maggiore e del Lago di Como era rispettivamente del 22% e del 25%.
Come notano gli esperti, c’è una carenza di neve in montagna, in particolare nel nord-est dell’Italia nelle Alpi dolomitiche (circa il 20%). Ciò è dovuto al fatto che le temperature di fine dicembre sono state generalmente di 4 gradi superiori alla media. Gli operatori turistici, invece, avvertono di una possibile perdita di 50 milioni di euro a causa della mancanza di neve. Durante un incontro con i rappresentanti delle associazioni di categoria, il Ministro del Turismo Daniela Santanke ha autorizzato, tra l’altro, l’innevamento artificiale delle piste e il finanziamento del funzionamento degli impianti di risalita.
Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che la copertura nevosa nelle Alpi ha iniziato a scomparire quasi un mese prima rispetto alla media degli ultimi 600 anni.